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Gvdr, c’è posta per te

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Sempre convinto, come Hermano Tobia, che io viaggi nel futuro con la fidata Delorian, Andrea Mistero Rampado scrive

18 gennaio 2014 03:17

Nel senso che venerdì 17 al CERN c’è stato un colloquio molto importante in ambito LENR compreso il piezonucleare e la solita oca preferisce fare il solito articoletto di diffamazione su oggiscienza.

Nel senso che il seminario al CERN, in cui Antonio Polosa e Riccardo Faccini criticavano allegramente i true believers nell’emissione di neutroni da LERN e da reazioni piezonucleari, si è tenuto ieri dalle 16.30 alle 17.30 mentre l‘articoletto rigorosamente privo di diffamazione è uscito prima delle 12.30.

Vrum vrum

Il 18 gennaio 2014 14:10, torna sull’argomento e risponde a Gdvr (note dell’oca)

Gvdr scrive:
18 gennaio 2014 alle 03:05

Per il genoma, se mi mandate una coltura ve lo facciamo a gratisse. Altrimenti 50 li metto anche io, così ne facciamo due, in modo indipendente e nessuno può dire che abbiamo fatto trucchi. Dite che siano disponibili?

Premetto che non c’è più nulla da dimostrare in merito alla Ralstonia Detusculanense, esiste ed è stato ampiamente dimostrato, tra l’altro i tre post scritti e pubblicati nel merito sono stati epurati dalle punzecchiature personali e verranno forniti come “DOSSIER” (1) a un nuovo sindacato parlamentare ispettivo (2) che “gira voce” si stia formando in questi giorni proprio a seguito del primo REPORT del gruppo GSVIT. (3)

Dr. Gvdr,
è lodevole la sua disponibilità per l’analisi genomica della Detusculanense, mette in luce un chiaro ed inequivocabile spirito scientifico.
Se posso però permettermi un appunto, questo doveva essere fatto prima.
Prima di denigrare e diffamare un serio ricercatore come il dr. Celani.
Prima di mettere in dubbio ogni punto della ricerca da lui svolta in 25 anni e soprattutto prima che gli venisse tolto il suo laboratorio.
Non ne sono certo e non ho chiesto, ma penso che a questo punto non ci sia molta disponibilità a fornivi, o meglio, fornirci una coltura di Detusculanense da analizzare, per molti motivi dal mio personale punto di vista condivisibili. (4)

Vista la situazione, se qualcosa deve essere fatto in termini di verifica, propongo di ripercorrere dall’inizio tutta vicenda anche in previsione del fatto che con molta probabilità ci sarà un sindacato ispettivo all’opera, probabilmente con gli stessi intenti.

Un punto di partenza potrebbe essere acquistare una boccetta di acqua pesante dal Canada e verificare tramite colture l’esistenza o meno di batteri.
Dobbiamo però considerare anche l’eventualità che in questa fornitura potrebbe non essere presente e non costerà solo 50 euro.
Parallelamente tra i 18 paper che ho riportato e che dimostrano l’esistenza della Detusculanense, in alcuni risulta che sono state isolate le varie specie batteriche oggetto di analisi in colture distinte, numerate e catalogate.

La prima che mi viene in mente, con un po di tempo le dovrei rileggere tutte, è questa:  http://oceanrep.geomar.de/14704/1/Diss_Staufenberger.pdf

La Detusculanense è stata isolata nella petri PAD-29 (a pag. 27 del paper). (5)

Si può prendere contatto con l’università di Kiel in Germania e chiedere se possiedono ancora la coltura da qualche parte e se possono inviarci dei campioni.
Sono certo che tra i 18 paper che ho riportato ci saranno altri che avranno conservato delle colture.
Questo è quanto suggerisco e suggerirò di fare, ritengo sia il metodo più corretto se si è realmente e seriamente motivati da puro spirito scientifico oltre che di giustizia purtroppo in questo specifico caso.

*

(1) L’OVRA ci ascolta.

(2)  Don’t worry, Gvdr, all hat no cattle

(3) Il primo “report” del GSVIT riguarda l’Hydrobetatron, che l’M5* prepari un’interpellanza a favore dell’ing. Abundo?

(4) Fornire la coltura del ceppo originale è un obbligo, non un optional. Per il motivo, rif. nota 5.

(5) In realtà, viene coltivato un ceppo il cui gene 16S-rDNA (sic, ma non è un paper) ha una sequenza “non identica al 100%” a quella depositata sotto il nome non registrato di R. detusculanense. Come i 18 documenti del futuro “DOSSIER”, conferma solo l’esistenza di un deposito privo di pubblicazione valida (6) da 15 anni.

(6) I “DOSSIER” - introprima,  seconda e terza puntata - non ne fanno parte.


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