Prima però, se potete, AGIRE-CRI avrebbero bisogno di soldi, anche 10 euro. Se avete amici nella parte colpita da Haiyan (Yolanda) e siete senza notizie, provate a usate Google.
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La sonda Mangalyaan doveva essere la risposta dell’India alle ambizioni spaziali della Cina e un grande momento di orgoglio nazionale, invece ha fallito il primo bersaglio: arrivare a 100.000 km per poi orbitare lungo un’ellisse e usare il campo gravitazionale come una fionda per venir spedita attorno a Marte.
Percorso indiretto, ma parecchio usato – nel 1996 per Beppo-Sax, il famoso osservatorio di lampi gamma dedicato a Giuseppe Occhialini – anche per il notevole risparmio di carburante. E’ così che dopo tre giri Rosetta è stata fiondata dalla Terra verso la cometa detta Ciuciù.
Ma per il lancio di Mangalyaan, l’ISRO aveva previsto di usare un razzo molto più potente che però non decolla dal 2001.
All’ISRO pensano di sollevare la sonda entro il 1 dicembre, dice Nature, e forse ce la faranno.
La cosa tremenda è che l’India – tutta la regione, in realtà – avrebbe bisogno di satelliti geostazionari per il monitoraggio ambientale. Invece ha investito poco in una missione presentata dal governo e dai media come di “prestigio” e parecchio in una serie di nuovi satelliti per i militari che non condividono i rilevamenti con nessun altro, o lo fanno con anni di ritardo.
Potrebbero fare un’eccezione per Haiyan…
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Pulizie
Dopo l’inchiesta di John Bohannon sull’editoria scientifica in open access che promette una peer-review e qualche volta accetta qualsiasi crakpottery, l’OASPA – l’associazione più “selettiva” della categoria con solo 50 membri – ha radiato tre editori e sospeso per 6 mesi il premiato SAGE.
In conclusion, although we have unfortunately now terminated memberships as a result of the Science news article, positive outcomes have also arisen from its publication. The article highlights the need for organisations such as OASPA and DOAJ to act as important signals of reliable and high-quality publishing operations, and both organisations are strengthening their selection criteria. There will always be poor practices in any field, and if evidence of poor practice is identified, action can and will be taken. We encourage anyone with an interest in the integrity of research communication to report concerns to OASPA and DOAJ.
DOAJ raggruppa più editori e ha criteri meno stringenti.
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A proposito di integrità e comunicazione della ricerca, Andrea Rampado ha pubblicato ieri una bibliografia che dimostra come una singola sequenza parziale per un singolo gene non consenta di identificare una nuova specie come Ralstonia detusculanense, in assenza di pubblicazione valida. Dal 2002 la sequenza risulta citata da 10 papers, sulle migliaia che escono in materia ogni anno.
Il post è stato ritrattato, spero solo temporaneamente. Nel frattempo se qualche microbiologo è interessato, me lo dica e glielo mando. Sarebbe un peccato sprecare un lavoro così accurato.
Aggiorn. 12/11: speranza esaudita.
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A proposito di ritrattazione, agli autori di un paper sbagliato conviene chiederla invece di subirla. Se ne discute da Retraction Watch.
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Hermano Tobia accusa Camillo di “atteggiamento profondamente antiscientifico” e spara bufale a raffica riassume i propri motivi di fede nella FF. Fatto ciò segnala l’ultimo inedito di Wisdom, Swain, Srivastava e Cirillo, a suo avviso “supportati da Violante”.
Con “atteggiamento profondamente scientifico”, tace sulla nota 5 che invalida le conclusioni dell’inedito e le precedenti critiche agli esperimenti di Faccini et al. di cui Violante:
Dr. Violante has kindly pointed out that his earlier preliminary observation of a substantial change (by a huge factor of 1360%) in the ratio between two isotopes: Cu65 vs Cu63 after a surface plasmon polariton process initiated by a laser beam, was due to contaminants.
Il fattore 1360% = i Tesla del reattore Defkalion = i COP miracolosi dell’e-cat = i neutroni sindonofacenti di Carpinteri = i gamma della cella Celani…